Gianni, l'ho cucinato proprio ieri, nalla tajne comprata alla fiera dell'artigianto;
a saperlo fotografo e postavo, mi sembra sempre così banale quello che faccio!
Sembra, per una volta, che posso essere utile!
Vado:
in ampio tegame (non devono essere sovrapposti i vari pezzi che poi aggiungerai), meglio se di coccio, metti a rosolare con abbondante olio (servirà per tutta la preparazione completa finale) a fuoco lentissimo un battuto di cipolla-sedano, poi aggiungi capperi (sciacquati, per togliere l'eccesso di sale) olive verdi denocciolate, tagliate a filetti, pinoli e uva passolina (quantità a piacere) e contiunui a rosolare pianissimo.
Aggiungi quindi pomodorini tagliati a filetti (non deve venire un sughetto troppo rosso), quando saranno ben appassiiti aggiungi i tranci di baccalà, alzi la fiamma, fai rosolare e poi versi del vino bianco secco e fai sfumare, aggiungi le patate (io prima le pre-lesso in acqua salata e un po' di aceto perché così non si disfano) poca acqua calda, pochissimo sale (ricorda che olive, capperi e vino danno il loro contributo di sapidità) e poi copri, facendo cuocere a fuoco dolce. Scrolla delicatamente ogni tanto il tegame, (non rimestare per non rompere pesce e patate!), eventualmente regola di sale; quando il sughetto è ben "laccato" e denso, aggiungi prezzemolo tritato a coltello finemete e spegni.
Non impiattare subito, un pochino di riposo in tegame dà il suo contributo al piatto! Ti assicuro che è una bontà!
Grazie! Quanto cuoci da quando copri? Una ventina di minuti?
Gianni, più o meno....
dipende ogni volta dalla quantità che faccio, dal tipo di tegame che uso, oltre che dallo spessore dei tranci e dalla grandezza dei tocchi di patata.
L'occhio e la forchetta te lo diranno. Il sughetto assume un colore "laccato", nella polpa del baccalà le scaglie sembrano morbidissime tendono a separarsi tra loro, le patate sono morbide e ben assorbite del sapore generale.
Fatto. Buonissimo. Mia moglie ringrazia, Marta meno ("ma come? Il pesce non mi piace, nel panettone levo l'uvetta, e tu mi fai 'sta roba?"). :-)
È così che deve venire?
Bravissimo Gianni!
A occhio, mi sembra che ci hai preso in tutto! Del resto, se vi è piaciuto, vuol dire che va bene, no?
Io faccio solo i tocchi di patate più grossetti e aggiungo alla fine il prezzemolo che forse qui non vedo.
Capisco perfettamente Marta, alla sua età mica lo mangiavo io!
Hai ragione, niente prezzemolo. Le patate le ho tagliate a fettine perchè avevo paura che a farle più grosse avrei stracotto il baccalà. Grazie della ricetta.
Giusto Gianni, se non le prelessi prima, devi fare così o il baccalà si spappola, non c'è scampo!
Dimenticavo: se ti/vi piace ci sta bene un nulla di peperoncino rosso tagliuzzato, io lo metto a secondo dei commensali a cui lo servirò.
Non sai quanto son contenta io di essermi resa utile
certo che ci credo, e per stasera tutti contenti, tranne Marta...povera!
In effetti non è pietanza da ragazzini, io ricordo che mi tappavo il naso e consideravo incomprensibili e assurdi i gusti dei grandi!!!
Molto buono. Nella ricetta genovese che faccio io ,uso anche una acciuga nel soffritto ,un cicinin di funghi secchi fatti rinvenire (io no uvetta),tanti pinoli e olive. No prezzemolo.
Confermo che più' riposa più e' buono ! In genere lo preparo il mattino per mangiarlo la sera.
Per la cronaca : mio figlio ,37 anni che mangia qualunque cosa e amante di tutti i tipi di pesce ,questo ancora non lo gradisce .
Il cibo e' la forma più primitiva di conforto che io conosca (S.Graham)
-Francesca-
Gianni, l'ho cucinato proprio ieri, nalla tajne comprata alla fiera dell'artigianto;
a saperlo fotografo e postavo, mi sembra sempre così banale quello che faccio!
Sembra, per una volta, che posso essere utile!
Niente è mai banale. Io a più di 30 anni ho scoperto che l'uovo al tegamino si poteva fare con il burro e che al nord era tradizione farlo così. Se nessuno (in quell'occasione la Fiorella) l'avesse mai scritto su coquinaria sarei rimasta nell'ignoranza...
Commenta